Hanno detto: "Il tango è un pensiero triste che si balla"
(Enrique Santos Discépolo).
Il Tango Argentino, oltre che essere un ballo intenso e meraviglioso, è sopratutto una musica e una cultura. Musica che nasce in Argentina da una mescolanza di stili, ritmi e strumenti. Una cultura dell’immigrazione e dell’integrazione tra etnie e tradizioni diverse. Poi, il Tango è un ballo, inizialmente era poco elaborato, con alcuni elementi derivanti dal folklore, e serviva soprattutto per socializzare. E non era affatto triste, anzi.
Poi il Tango è stato “scoperto” nelle grandi capitali Europee, quando in Argentina era a rischio di scomparsa per l'arrivo del rock'n roll e perchè osteggiato dai regimi. Il Tango è stato musicato da grandi compositori, suonato da grandi musicisti e orchestre, e magicamente è tornato vivo. Oggi appassiona molte persone, si sta sviluppando e perfezionando ... ma c'è qualcosa che... se lo provi non lo lasci più.
Il Tango Argentino è il ballo di coppia per eccellenza. Utilizza passi, figure e strutture di movimento eleganti, che si possono combinare in molti modi, per dare vita a una sorta di coreografia improvvisata, che riflette la sensibilità dei ballerini. Il tutto si fonda su una camminata, una postura, una comunicazione e un abbraccio tipici, con poche regole fisse e molta tecnica, che serve per coordinare i movimenti e eseguirli in coppia. Essendo un ballo di gioco e improvvisazione, il risultato dipende dalla bravura e dalla creatività dei ballerini, che si concentrano sulla musica e sulla relazione fisica dei loro corpi in movimento.
A seconda della musica e di come la interpretiamo, il Tango diventa di volta in volta nostalgico, passionale, allegro, frizzante, malinconico, triste, spensierato ...
Per ballare il Tango oltre a lavorare molto sulla tecnica e sul movimento, occorre sviluppare una buona comunicazione, occorre imparare ad ascoltarsi a vicenda. Proprio come apprendere una lingua straniera e poi dialogare.
Importante: nel Tango non esiste IMPOSIZIONE ma solo INVITO alle figure. Alla fine, perché un Tango sia bello e coinvolgente basta una bella camminata, a tempo con la musica, dove si percepisce armonia tra i partners. Che si raggiunge con la comunicazione.
Dice il grande Miguel Angel Zotto, il Tango non è MASCHIO nè FEMMINA, è COPPIA. Quindi cerchiamo il dialogo, non il monologo.
Un po’ come nella vita, no ?